La divisione cellulare, detta meiosi, interessa le cellule della linea germinale ed entra in gioco durante la gametogenesi.
Grazie a due divisioni successive (meiosi I e meiosi ll) questo processo permette la riduzione del corredo cromosomico da diploide ad aploide.
Analogamente alla mitosi, la meiosi l è preceduta dall’interfase, quindi una cellula entra in meiosi con un patrimonio genetico duplicato (4C e 2n).
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Meiosi I
La profase l viene distinta in diverse sottofasi: leptotene, zigotene, pachitene, diplotene e diacinesi.
Durante la zigotene si ha l’unione di tutte le coppie di cromosomi omologhi. Poiché ogni cromosoma è costituito da due cromatidi fratelli, nel momento dell’appaiamento si formano le tetradi. Questa peculiare struttura permette la realizzazione del crossing over (avviene durante la fase pachitene) e consiste nello scambio di materiale genetico tra cromosomi omologhi, ma tra cromatidi non fratelli.
Seguono in modo similare alla mitosi: metafase l, anafase l (in cui si separano i cromosomi omologhi) e telofase I.
Le cellule che si ottengono sono costituite da una singola copia di omologhi, ciascuna costituita da due cromatidi fratelli, pertanto sono cellule aploidi (2C ed n). Proprio per questo motivo la meiosi l viene definita “riduzionale” (da una cellula diploide si ottengono due cellule aploidi).
⚠️Tra meiosi l e ll non avviene nessuna duplicazione del DNA!
Meiosi ll
Si formano quattro cellule aploidi con cromosomi monocromatidici (C ed n).
Nella meiosi ll NON si verifica il crossing over; durante l’anafase ll si separano i cromatidi fratelli (e non i cromosomi omologhi come nella l) e si definisce “equazionale”.
🧬 Ricorda: La variabilità genetica è permessa da due eventi importanti:
- Dal crossing over
- Dall’orientamento casuale dei cromosomi omologhi rispetto ai poli della cellula (durante l’anafase l)